Microsoft si è aggiudicata il contratto di cloud computing da 10 miliardi bandito dal Pentagono. Si tratta di quell’appalto che si era impantanato sulla questione del conflitto di interessi, attirando l’attenzione del presidente Donald Trump, pronto a rivedere l’offerta di Amazon dopo i reclami di altre società. Il contratto Jedi (Joint enterprise Defense infrastructure cloud) fa parte di un più ampio ammodernamento digitale del Pentagono per aumentare il tasso di tecnologia.

Alcune aziende hanno contestato la scelta di invidividuare un solo vincitore perché avrebbe avuto un vantaggio nel tempo. Da qui la decisione del Pentagono di voler assegnare contratti cloud a più appaltatori.

L’importanza del cloud computing per il Pentagono

In questa vicenda Oracle aveva espresso pubblica preoccupazione per la procedura di aggiudicazione del contratto, incluso il ruolo di un ex dipendente di Amazon che aveva lavorato al progetto presso il Dipartimento della Difesa per poi lasciare e tornare ad Amazon Web Services. Tra gli obiettivi dichiarati c’è la fornitura ai militari di un migliore accesso ai dati e al cloud dai campi di battaglia e altre località remote.

Anche se il Pentagono vanta la forza di combattimento più potente del mondo, la sua tecnologia informatica non è considerata di prim’ordine. I funzionari del Pentagono si sono lamentati di avere sistemi informatici obsoleti e di non essere in grado di accedere ai file o condividere le informazioni con maggiore rapidità.

Dando uno sguardo ai fatti italiani, all’ultima edizione del Microsoft Innovation Summit all’Università Bocconi di Milano ha partecipato Satya Nadella, ceo della società di Redmond. Nel suo intervento ha affrontato le sfide e le opportunità del prossimo futuro ovvero del presente, come lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, le opportunità offerte dal cloud, l’indispensabilità di saper gestire una mole impressionante di informazioni che si arricchisce secondo dopo secondo (i Big Data), i nuovi target per aziende e privati.

E a proposito di messaggi, non c’è solo “il futuro è adesso”, ma anche “achieve more”, vero e proprio nuovo claim di Microsoft che sentiremo riproporre con sempre maggiore frequenza. Nadella ha illustrato alcune implementazioni di tecnologie innovative Microsoft da parte di aziende italiane, presentandole come esperienze di successo.

Ad esempio c’è il mobilificio Natuzzi, che ha creato a New York uno store in cui la realtà aumentata e gli Hololens 2 vengono sfruttati per visualizzare varie proposte di arredamento. Oppure il progetto Ambizione Italia, con cui la filiale italiana di Microsoft sta lavorando sul fronte della formazione digitale dei ragazzi e del personale lavorativo.

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