Sono numerosi i provvedimenti per professionisti, partite Iva, imprese e startup che hanno trovato spazio nel decreto Rilancio approvato dal governo e che è già stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Ciascuno di loro è soggetto a regole ben precise in riferimento a tempi e modalità di erogazione delle agevolazioni, requisiti da possedere.

Fondi per le startup. Stanziati 100 milioni per le startup innovative, di cui 10 milioni di euro per la concessione di contributi a fondo perduto a incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels e altri soggetti pubblici o privati operanti per lo sviluppo di imprese innovative. Le modalità per la richiesta saranno definite con un decreto ministeriale da emanare entro il 19 luglio.

Società ricapitalizzate. Per le imprese tra 5 e 50 milioni di fatturato che hanno subito una riduzione dei ricavi non inferiore al 33%, previsto uno sconto fiscale fino a 2 milioni in tre anni sull’Ires o sull’Irpef per aiutare le ricapitalizzazioni. L’aumento di capitale non deve essere inferiore a 250.000 euro. Richieste non ancora possibili in attesa del via libera dell’Unione europea sugli aiuto di Stato.

Contributi a fondo perduto. Contributi alle imprese per 10 miliardi fino a 5 milioni di fatturato: saranno erogati a fondo perduto a patto che abbiano subito un calo dei ricavi di almeno un terzo ad aprile 2020 rispetto ad aprile 2019. La domanda va fatta all’Agenzia delle entrate allegando l’autocertificazione antimafia.

Bonus partite Iva. Sale a 1.000 euro il bonus per i liberi professionisti con partita Iva attiva iscritti alla Gestione separata Inps non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che hanno visto ridotto di almeno il 33% il reddito del secondo bimestre 2020 sullo stesso periodo 2019. Per le domande si attende il via libera dell’Inps.

Cassa integrazione. Rifinanziata la cassa integrazione per altre 9 settimane: 5 si potranno utilizzare fino a fine agosto, per chi ne ha già usufruito. Le altre 4, se necessario, tra settembre e ottobre. Semplificata la procedura per accelerare i pagamenti: cassa in deroga richiesta direttamente dei datori di lavoro dal 18 giugno.

Stop ai pignoramenti. Sospensione dei pignoramenti su stipendi e pensioni e ulteriore proroga di 3 mesi (giugno-settembre), di tasse e contributi sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio. Il pagamento di tutto ciò che non è stato versato slitterà al 16 settembre e potrà avvenire da settembre, senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione o in 4 rate mensili di pari importo.

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