Il Piano industriale di Poste è in approvazione e verrà completato e mancano solo gli ultimi passaggi burocratici perché le linee strategiche sono già impostate. Ebbene, è stata appena creata una nuova divisione che si occuperà di pagamenti digitali. Dentro l’operatore telefonico Poste Mobile, i bollettini e probabilmente il 10% di Sia, nome di primo piano nel campo dei servizi tecnologici destinati ai servizi di pagamento. Con quest’ultima possibili sinergie in un settore ad alto sviluppo. L’obiettivo nel breve e nel medio termine è presto detta: diventare il punto di riferimento nei pagamenti digitali. Anche e soprattutto se le indiscrezione che vogliono Poste intenzionata a cedere il 10% di Anima a Cassa depositi e prestiti in cambio del suo 35% di Sia.

Di certo, il futuro (e il presente) di Poste non può non passare attraverso la crescita nel mondo dei pacchi dovuta all’ecommerce. Si tratta di un mondo su cui Poste ha intenzione di continuare a investire. I quattro comparti su cui Poste concentrerà risorse ed energie sono:

  • Servizi assicurativi e risparmio gestito. Le polizze di Poste Vita e di Poste Assicura più i fondi d’investimento di Anima ma anche quelli prodotti da terzi.
  • Servizi di pagamento. Da qui passano tutti i pagamenti, da quelli fisici negli sportelli. Il vero business del futuro è sul digitale. Ci sono anche Poste Mobile e il 10% di Sia.
  • Servizi finanziari. Buoni, conti correnti e libretti postali sono il cuore di questa divisione che costituisce il nucleo originario del Bancoposta.
  • Servizi postali e pacchi. Lettere e raccomandate sono in calo, sostituite dalla posta elettronica. In crescita il business dei pacchi grazie alla diffusione del commercio elettronico.

Tuttavia, come anticipato dallo stesso amministratore delegato Matteo Del Fante, Poste italiane ha esigenze di ridurre la base dei costi e ha intenzione di eliminare quelle che chiama sovrapposizioni estreme nella rete degli uffici. Restano però da scoprire i dettagli ovvero quali sono le città coinvolte e l’impatto di queste sforbiciate, ma la rotta è stata tracciata.

Poste Italiane è la più grande azienda italiana nel settore dei servizi e la prima nel Paese per numero di dipendenti. Ha 12.845 uffici posta capillarmente diffusi nel territorio. Negli ultimi anni sono stati quasi tutti rinnovati nel look e nell’operatività. I ricavi consolidati sono stati 33,1 miliardi di euro nel 2016, l’utile di 622 milioni di euro. Ci sono 142.246 dipendenti, di cui 30mila portalettere. Le masse amministrate o gestite ammontano a 493 miliardi di euro.

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