Spotify, il più popolare servizio di streaming musicale al mondo per smartphone, tablet e dispositivi fissi, è ormai pronta a sbarcare a Wall Street. E lo farà a modo suo, organizzando un investor day in grande stile in cui il prezzo iniziale delle sua azioni sarà determinato grazie a un meccanismo inusuale: quello della quotazione diretta. Addio dunque al tradizionale road show che di solito accompagna una initial public offering (Ipo), con l’ambizione dell’azienda svedese di democratizzare l’accesso in Borsa, rendendolo più trasparente. L’evento sarà online e il prezzo di esordio sarà fissato dal mercato in base alla domanda e all’offerta. La domanda di offerta pubblica avanzata alla Sec ammonta a un miliardo di dollari.

Una valutazione forte dei numeri che parlano di 159 milioni di utenti al mese in oltre 60 Paesi e di 71 milioni di abbonati premium che possono accedere a tutte le prerogative della app. Cifre che rappresentano circa il doppio – affermano a Spotify – di quelle del più diretto concorrente, Apple Music. Dal 2015 al 2017 c’è stato un vero e proprio boom dell’azienda passata – come si legge nella documentazione presentata alla Sec – da 1,9 miliardi di euro di ricavi a 4,09 miliardi di euro, con un tasso annuo di crescita del 45%. Tuttavia nel 2015, nonostante al momento Spotify non abbia rivali in grado di contrastare il suo dominio, le perdite nette erano di 230 milioni e nel 2016 di 1,23 miliardi di euro.

Mentre l’anno scorso l’azienda ha chiuso con un rosso di 324 milioni di euro. Ecco allora che l’approdo al New York Stock Exchange viene visto come una svolta che può risolvere tutti i problemi, con grandi possibilità di ulteriore crescita che possono aumentare la capacità di competere con avversari più agguerriti.

Siemens: dall’Ipo della sanità fino a 4,6 miliardi

Il gruppo tedesco Siemens punta a raccogliere tra i 3,9 e i 4,65 miliardi di euro con l’Ipo della sua divisione sanitaria, la società Siemens Healthineers che ha inventato i raggi X. La forchetta indicata per la divisione più redditizia del colosso tedesco è inferiore alle attese degli analisti che si aspettavano una raccolta intorno ai 9 miliardi di euro. Siemens introdurrà sul listino di Francoforte la sua filiale di ingegneria medica il 16 marzo. La conglomerata tedesca offrirà sul mercato circa il 15% dei titoli con una forchetta di prezzo compresa tra i 26 e i 31 euro. Healthineers ha registrato lo scorso esercizio ricavi pari a 13,8 miliardi di euro e ha realizzato un utile netto rettificato da 2,5 miliardi di euro.

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