Quello telematico è un registratore di cassa con capacità di connettersi a Internet. Emette il normale scontrino e, al momento della chiusura di cassa, in automatico, senza alcun intervento dell’esercente, predispone e sigilla elettronicamente il file che contiene i dati complessivi dell’incasso della giornata lavorativa e lo trasmette all’Agenzia delle Entrate. Gli esercenti non devono più tenere il registro dei corrispettivi, che è sostituito dalla memorizzazione elettronica, né conservare le copie dei documenti commerciali rilasciati ai clienti.
Il contributo al 50%, inizialmente valido per gli acquisti di nuovi registratori, o per gli adeguamenti, fatti negli anni 2019 e 2020, è stato esteso ai primi tre mesi del 2021, fino al primo di aprile. Questa proroga rispetto al termine previsto, che era già stato rimandato di sei mesi dal decreto Rilancio, risponde in parte alle richieste dei commercianti. L’agevolazione vuole evitare che una misura nata per contrastare l’evasione fiscale si trasformi in un aggravio a danno dei commercianti.
Il registratore telematico deve avere il software aggiornato per poter memorizzare e trasmettere i dati della lotteria al sistema centrale. Può, inoltre, essere dotato di lettore di codice a barre per poter registrare in automatico e senza errori il codice lotteria che verrà mostrato dal cliente. Per queste spese di adattamento l’esercente ha diritto a un bonus, sotto forma di credito d’imposta, di 50 euro.
Sconto fiscale, acquisto e multe per registratore di cassa
Per ogni registratore telematico, lo Stato offre un contributo del 50% della spesa sostenuta, fino a 250 euro in caso di acquisto e 50 in caso di adeguamento. Il contributo è concesso come credito d’imposta, utilizzabile tramite modello F24, a partire dalla prima liquidazione periodica dell’Iva successiva al mese in cui è stato fatturato l’acquisto, o l’adeguamento, del misuratore fiscale. Il credito deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi dell’anno d’imposta in cui è stata sostenuta la spesa e nella dichiarazione degli anni successivi, fino a quando se ne conclude l’utilizzo.
Il bonus per l’acquisto equivale al 50% della spesa e non può superare i 250 euro. Il prezzo dei registratori oscilla, dice Confcommercio, tra gli 800 e i 1.500 euro. Per un registratore di 800 euro, l’esercente dovrà alla fine pagarne 550, per uno di 1.500, ne pagherà 1.250. Chi usa il registratore telematico deve preoccuparsi di avere una connessione internet attiva, almeno al momento della chiusura della cassa poiché dopo questa operazione è il registratore, in automatico, a trasmettere il file con i dati dei corrispettivi all’Agenzia delle entrate.
Sono previste sanzioni per la mancata trasmissione, o trasmissione parziale o non veritiera, dei corrispettivi alle Entrate. La sanzione è pari al 90% dell’imposta corrispondente all’importo non memorizzato o trasmesso. Per importi bassi, la sanzione minima è di 500 euro. In caso di recidiva, con 4 diverse violazioni, in giorni diversi, nell’arco di 5 anni, si applica anche la sospensione da 3 giorni a 1 mese della licenza, o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività, che diventa da 1 a 6 mesi se l’importo complessivo supera i 50.000 euro.