Ormai è un luogo comune: l’informatica ha una storia che, però, affonda le proprie radici nella Grecia ellenistica. Certo, la maggior parte delle macchine che stiamo per elencare è poco più di un pezzo da museo. Ma, nonostante ora siano state pensionate o demolite, sono delle macchine che ci hanno portato sulla Luna o, banalmente, direttamente nella società dell’informazione. Ecco i computer che hanno fatto la storia.
1. La macchina di Anticitera

Rinvenuta nella stiva del relitto di una nave romana, questa macchina è avanzatissima per l’epoca. Solo gli orologiai svizzere del XIX Secolo, forse, riuscirono a replicare meccanismi così complessi. Addirittura, per avere un differenziale. La cosa non deve sorprendere: molto probabilmente, questo computer ante litteram arrivava da Alessandria d’Egitto, probabilmente, al tempo, la città più avanzata del mediterraneo con il suo Museo e la sua Biblioteca. Proprio in questo contesto che hanno fiorito arti come la letteratura, ma anche scienze applicate come la meccanica, della quale questo rugginoso meccanismo è l’esempio più alto che conosciamo.
2. I bombe

Non hanno a che fare con le bombe, a parte il fatto che fu concepito durante la Seconda guerra Mondiale e servì a decifrare il codice Enigma. Il disegno originale è di Alex Turing e, nelle varie versioni, la macchina ha giocato un ruolo fondamentale nello sforzo bellico britannico e dimostrò quanto la nascente informatica avrebbe potuto essere importante alla causa occidentale.
3. Harvard Mark I

È il primo computer mai progettato e costruito negli Usa. E’ stato usato per stabilire se, per esempio, un’implosione era una buona idea per far deflagrare la bomba atomica di Hiroshima. Costruito nel 1944, è rimasto in servizio fino al 1959. Era di proprietà della Marina americana.
4. Lo Z3

Questo è il primo computer completamente digitale mai concepito. E, manco a dirlo, fu concepito nella Germania nazista alla fine degli Anni ’30. Per primo, custodiva computer e istruzioni nella stessa memoria. In più, è stato la prima macchina a funzionare con un codice binario. Fu usato dalla Luftwaffe per delle analisi statistiche e fu distrutto nel ’43 da un bombardamento alleato sopra Berlino. Konrad Zuse, il suo progettista, è considerato come il vero inventore del computer. Curiosamente, lo Z3 non prese parte allo sforzo bellico come i bombe o il Mark I. Addirittura, la sua manutenzione non fu considerata rilevante per lo sforzo bellico. Nel ’98, ne è stata ricostruita una copia che – fu dimostrato – in linea di principio era una vera e proprio macchina di Turing
5. Il computer delle missioni Apollo

Ogni studente che abbia mai dovuto dare l’esame di Fisica I lo sa: il vero scoglio sono i problemi di gravitazione. Non che gli astronauti delle missioni Apollo (ingegneri e piloti collaudatori, in genere) non ne fossero capaci. Anzi. Il fatto è che un computer digitale con i suoi 1 e 0 è un po’ più bravo di noi. Il problema, però, era che un computer, alla metà degli anni ’70 era un oggetto che stava in una stanza, ad essere riduttivi. Ecco che, al Mit di Boston, ebbero l’idea: usare i chip. Questo permise agli astronauti di andare sulla Luna, tornare vivi e imporre una tecnologia che, poi, si sarebbe rivelata decisiva anche in altri campi. Una versione semplificata di quel computer fu installata anche sui sommergibili nucleari che venivano varati in quegli anni e, in genere, fu l’inizio di una nuova era nel mondo dei computer.
6. La perottina – Olivetti Programma 101

Forse, fu il primo Pc mai progettato. Siamo negli anni ’70 e la Olivetti tira fuori una calcolatrice elettromeccanica da tavolo programmabile. Meno avanzata del computer delle missioni Apollo, però, fu altrettanto importante nel portare l’uomo sulla Luna: alla Nasa non c’era scrivania che non fosse equipaggiata da questo capolavoro di ingegneria elettromeccanica. E, a stupire tutti, fu proprio un problema di gravitazione, risolto dalla Perottina alla fiera di New York.
7. Il D-Wave

Secondo i creatori canadesi, questo gigantesco frigorifero è un vero e proprio computer quantistico. Le prove, in questo senso, non mancano. Ma, ad oggi, è davvero troppo presto per capire cosa davvero fare. Questo computer, per quanto ancora non del tutto quantistico, rischia di diventare il capostipite di una serie di dispositivi che, invece di ragionare in bit, ragionano in qBit. Una differenza che va ben oltre la Q.
8. Ibm Deep Blue

La sua funzionalità più famosa è stata giocare a scacchi. Ed è diventato famosissimo, nel ’96, quando sconfisse uno degli scacchisti del momento: Garry Kasparov. Per la prima volta, la macchina superò l’uomo. Che sia qualcosa destinato a ripetersi a breve. Molti giocatori del livello alto di difficoltà di Fifa, la pensano allo stesso modo.
9. Apple Machintosh

È una cosa a buon mercato. Però, il Macintosh è effettivamente una macchina che ha fatto la storia: pratico, quasi un soprammobile, ha avvicinato milioni di persone all’informatica. Ora è quasi inservibile, ma quando nacque fu, davvero, una rivoluzione incredibile.
10. iPhone

Ok, non è proprio un computer ma ci assomiglia. Ha un dispositivo touch e centinaia di altre funzionalità che lo rendono un computer storico. Basta un’unica interfaccia per l’input e l’output?