Come cambiano le abitudini di consumo degli italiani perché se fino a pochi anni fa la telefonia fissa rappresentava un punto di riferimento per tutte le case, adesso lo scenario è ben diverso. Ce lo racconta l’Agcom, secondo cui è in calo il traffico voce ovvero la quantità di telefonate effettuate e ricevute, ma in parallelo crescono in maniera rapida ed esponenziale la domanda e il volume del traffico dati ovvero la navigazione sul web. Di conseguenza il mercato complessivo della telefonia fissa nel nostro Paese fa registrare un trend positivo. C’è un dato della relazione dell’Autorità che fotografa al meglio la situazione ed è quel +25% di traffico Internet con una incidenza sempre maggiore delle reti FTTH e FTTC.
Fibra ottica, chiave della crescita delle connessioni web
La nuova relazione dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è estremamente interessante perché fa luce sui trend del nostro Paese e fornisce cifre ben precise sull’uso di Internet. In particolare, negli ultimi 5 anni il volume di traffico è quasi quadruplicato e nel solo 2019 ogni abbonato su linea fissa ha avuto bisogno di circa 130 GB di traffico al mese per soddisfare le proprie esigenze personali e di lavoro. In questo contesto è la visione di un numero crescente di video a rivelare una nuova tendenza di consumo. E se i costi sono una variabile importante nelle scelte d’acquisto, la spesa delle famiglie per la gestione delle reti fisse non ha subito variazioni con un impegno medio per gli abbonamenti di rete pari a 19 euro per la connettività in rame con velocità fino a 30 Mbps ovvero di circa 40 euro per le reti in fibra ottica con velocità ben maggiore fino a 100 Mbps.
Sono proprio le connessioni a banda larga quelle da seguire da vicino perché da un anno all’altro sono aumentate di 400.000 unità con le reti in fibra di tipo FTTH (Fiber to the Home) e le reti miste fibra-rame di tipo FTTC (Fiber to the Cabinet) a rappresentare più della metà del mercato. Il passo in più è rappresentato dalle connessioni a banda ultralarga che oggi coprono più del 35% del totale delle reti fisse con una tendenza al rialzo per andare incontro alle nuove esigenze degli utenti.
Entrando ancora di più nei dettagli, le reti FTTH attive sono circa 1,2 milioni, a cui aggiungere 1,3 milioni di linee basate su tecnologia radio. E con l’implementazione della Strategia nazionale per la banda ultralarga (il cosiddetto piano BUL), che prevede interventi pubblici progressivi in materia di copertura a banda larga e ultralarga, la diffusione è destinata a crescere.
Sul versante operatori si segnala il costante attivismo di Vodafone, in prima fila a soddisfare le esigenze degli utenti alla ricerca di una rete in fibra ottica. Anche in questi casi possiamo citare numeri ben precisi. Tra gli OLO (Other Licensed Operators) è davanti a tutti per quota di mercato nel segmento delle reti FTTC, rispetto a cui a Vodafone fa riferimento il 21% del totale delle reti attive. Medaglia d’argento sulle reti FTTH, in cui una rete su quattro è Vodafone.