Hanno portato a casa una medaglia d’argento. Mhackeroni è il team di hacker italiani che continua a ottenere riconoscimenti: quinto posto al DEF CON e terzo alla sfida di Hack In The Box. E adesso il successo ai Campionati europei di sicurezza informatica a Bucarest. Nella gara, promossa dalla Commissione europea e dall’Agenzia europea per la sicurezza delle reti dell’informazione (Enisa), si sono confrontate venti squadre provenienti da tutta Europa. Sono state chiamate a dimostrare le proprie capacità difensive e offensive nel regno dei sistemi informatici. Primo posto per la Romania mentre la squadra austriaca si è aggiudicata il terzo posto.
Nasce il centro per la cybersecurity
La Regione Toscana ha creato una struttura coordinata da atenei e centri di ricerca per proteggere dagli attacchi via web gli archivi di Comuni, Asl, piccole e medie imprese. In base al protocollo firmato a Firenze, la sede del centro regionale per la cybersecurity è a Pisa, con l’allestimento di un presidio a Firenze per la pubblica amministrazione. Il coordinamento è affidato a tre tecnici della Regione e a un responsabile per ognuno dei centri universitari. Atenei, Cnr e Imt hanno presentato un progetto che contempla un osservatorio regionale che studia tutti gli attacchi informatici ai danni di pubblico e privati.
Succede allora che le imprese sono sempre più digitali ma attacchi informatici, hacker e malware sono causa di incertezza nel business. In un rapporto di Allianz Barometer la nuova mappa delle paure nell’era dell’economia globale e interconnessa. E non mancano alcune sorprese. Più nel dettaglio, i rischi temuti dalle aziende tlc sono rischi informatici 77%, interruzione di attività 44%, catastrofi naturali 33%, cambiamenti legislativi 28%, danno reputazionale 23%.
Più in generale il cybercrime costa all’economia mondiale quasi 600 miliardi di dollari, pari allo 0,8% del Pil globale. Lo dice un rapporto realizzato da McAfee e dal Center for Strategic and International Studies (CSIS), un dato in aumento rispetto allo studio precedente che ha stimato le perdite globali in circa 445 miliardi di dollari. Secondo la ricerca la crescita è avvenuta nell’arco di tre anni grazie all’abilità dei criminali informatici di adottare rapidamente le nuove tecnologie e alla relativa facilità di entrare nelle fila della criminalità.