La hompage di Kickstarter
La hompage di Kickstarter

Giovedì scorso, Kickstarter ha cambiato i tuoi termini di servizio in modo da aiutare i creatori a prepararsi per il successo della loro startup, spiegando ai sostenitori anche le ragioni del loro fallimento in modo da non lasciare a piedi chi sostiene i progetti e modulare meglio gli obiettivi dei creatori. I gestori di Kickstarter hanno aggiornato la sezione 4 dei termini di servizio, chiarendo alcuni punti.

Cosa si fa in caso di fallimento?

Kickstarter, intanto, comincia a spiegare cosa fare quando i creatori non sono in grado di sostenere le rewards degli utenti. In questo caso, ci si aspetta che i creatori spieghino quello che sta succedendo dando dei rimborsi ad ogni sostenitore che lo chiede. Kickstaret sotiene anche che, al posto dei rimborsi, i sostenitori possono spiegare come i fondi verranno usati per completare il progetto alternativamente.

Un modo per aggirare le regole?

La nuova sezione quattro rischia di rendere parecchio complicata la vita dei sostenitorei dei progetti di Kickstarter mettendo in un limbo i progetti che non riescono a garantire abbastanza fondi. Eppure, è un dato di fatto che chi sostiene progetti di crowdfunding lo fa a suo rischio e pericolo. Infatti, come ricorda la sezione 5 dei termini di servizio di Kickstarter, le date di stima di chiusura dei progetti sono time e, in quanto tali, nessuno è sicuro che siano rispettate. Kickstarter, inoltre, non è responsabile dei rimborsi. I sostenitori possono ritirarsi quando vogliono, ma non possono rifarsi sulla piattaforma. Infatti, dopo la scadenza sono affari privati tra creatore e sostenitore.

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