Ci sono due ragioni per cui questo mese di marzo è decisivo e carico di novità dal punto di vista fiscale. In prima battuta i contribuenti italiani devono tenersi pronti in vista dell’avvio di una nuova stagione delle dichiarazioni precompilate da inviare telematicamente. Tra meno di un mese (il 15 aprile) l’Agenzia delle entrate darà il via alla trasmissione delle dichiarazioni dei redditi per cui è meglio iniziare a preparare tutti i documenti necessari per le detrazioni e la verifica di quanto il modello predefinito sottoporrà all’approvazione del contribuente. E poi, entrando più nel vivo degli appuntamenti fiscali di questo mese di marzo 2018, le scadenze da non perdere di vista sono tante tra certificazione unica, saldo Iva annuale e non solo, anche e soprattutto per le imprese.
Scadenze fiscali a marzo
Non passa innanzitutto inosservato l’appuntamento con le certificazione uniche dei lavoratori dipendenti, da consegnare entro il 7 marzo 2018. Per gli autonomi c’è tempo perché il documento che certifica i compensi versati va spedito entro il prossimo 31 ottobre, in sostanziale coincidenza con il 770. Il 16 marzo è invece tempo per i contribuenti alla prese con la rateizzazione dell’Iva, di mettersi in regola con il saldo a debito derivante dalla relativa dichiarazione. Lo stesso giorno va in scadenza il pagamento della tassa annuale vidimazione libri sociali, a carico delle società di capitali, pari a 309,87 euro se il capitale sociale è inferiore o uguale a 516.456,90 euro, e a 516,46 euro se il capitale sociale è maggiore a 516.456,90 euro.
E che il giorno 16 sia quella da marcare con il circoletto rosso è dimostrato dalla triplice scadenza
- degli adempimenti periodici Iva ovvero il versamento di competenza febbraio per i contribuenti che liquidano l’Iva mensilmente;
- dell’Irpef ovvero il pagamento delle ritenute alla fonte a titolo d’acconto da parte dei sostituti d’imposta su redditi di lavoro dipendente e assimilati, redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese precedente;
- dell’Inps da parte del dal datore di lavoro sulle retribuzioni corrisposte nel mese di febbraio).
A chiudere il cerchio di questo mese di fuoco, il 26 marzo va in scadenza l’invio telematico elenchi Intrastat mensili.