Una giornata diversa dal solito, una di quelle in cui sono intervenuti poliziotti, dirigenti di altre aziende di altre province e alcune identità da scoprire. Eppure i gesti di separazione della plastica dalle lattine dal cumulo di rifiuti sul rullo trasportatore erano gli stessi del giorno prima e di sempre. Con la differenza che, questa volta, all’improvviso, dal rullo è spuntato un insolito libretto di assegni. Qualcosa che non dovrebbe finire nel cassonetto dell’immondizia, ma che evidentemente ha fatto scattare più di un campanello d’allarme. Ecco allora che l’addetto alla separazione dei rifiuti dell’impianto di Fusina di Veritas, nel comune di Venezia, ha avvertito il suo responsabile che, a catena, ha avvertito la polizia. Da lì è venuta alla luce una storia di furti e di denunci, di casualità e di un finale solo parzialmente a buon fine.
I 74 assegni non trasferibili appartenevano a un’azienda di gas del Padovano, la Morand Oil di Villanova di Camposampiero, la cui titolare era stata rapinata dell’incasso di giornata e di un borsello in cui erano custoditi i titoli di credito. Semplice capire come i ladri, dopo il colpo, si erano disfatti del superfluo ovvero degli assegni, tra l’altro impossibili da incassare. Tuttavia, da un camion per la raccolta dei rifiuti è spuntato nella linea di selezione del materiale vetro, plastica e lattine, all’interno appunto di un sacchetto di plastica. Alla polizia non è restato altro da fare che contattare la titolare dell’azienda di Villanova per riconsegnarle gli assegni.
I contanti no, quelli ormai appartengono ai ricordi. Difficile credere che possano essere recuperati perché nelle immediate disponibilità di spesa dei ladri. Proprio l’individuazione degli autori del furto è il tassello mancante di questa vicenda non ancora conclusa. Dalla questura non è trapelata alcuna informazione, ma è lecito credere come le forze dell’ordine siano giù sulle loro tracce, magari grazie proprio al rinvenimento di questi 74 assegni.
