Gli smartwatch con sistema Wear OS, basati cioè su Android, non hanno avuto il successo che Google si aspettava. In parte per il prezzo elevato, ma soprattutto per la pesantezza del sistema e per l’autonomia che difficilmente supera l’intera giornata. Huawei ha così deciso di mettere a punto uno smartwatch tutto nuovo, il Watch GT con un proprio sistema operativo abbinato a uno speciale chip di intelligenza artificiale sviluppato nei propri laboratori. Il tutto dovrebbe permettere di ridurre i consumi di oltre il 50% rispetto ai classici smartphone con sistema Android. Secondo Huawei, usando lo smartwatch per allenarsi fino a 90 minuti alla settimana, l’autonomia dovrebbe raggiungere i 15 giorni.

Tutto questo con un schermo Oled da 1,39 pollici sempre attivo, sensore GPS e misurazione del battito cardiaco integrato. L’unico limite è la mancata compatibilità di Watch GT con le tante app Android per il fitness. Ma occorre usare per forza quelle Huawei che consentono comunque di tenere traccia dei propri allenamenti e della qualità del sonno. Nonostante le dimensioni più grandi della media e la cassa in alluminio, il peso è comunque limitato a 35 grammi, decisamente meno dei modelli simili. Il prezzo di 199 euro è competitivo.

Samsung Galaxy Watch

L’ultima generazione di smartwatch Samsung si chiama Galaxy, adottando così il blasone degli smartphone di cui è il complemento. La struttura è quella classica degli smartwatch Samsung, elegante e abbastanza massiccia una volta indossata, adatta più agli uomini che alle donne e in generale ai polsi grossi. Lo schermo è un Amoled da 1,3 pollici con tanto di corona esterna che può essere fatta ruotare per navigare fra i menu o scorrere lunghe liste. Volendo è possibile impostare la funzione Always On per un display sempre acceso, ma i consumi aumentano. La dotazione di sensori è completa e comprende non solo quelli per il battito e il GPS, ma anche Wi-Fi, NFC e la possibilità di telefonare usando altoparlanti e microfono integrati.

Il risultato è buono, ma funziona tutto meglio collegando una cuffia bluetooth. Il sistema operativo Tizen è più leggero e consuma meno di quello di Google ma sconta la mancanza di alcune app esclusive dello store di Google, comprese alcune dedicate al fitness. La sezione sportiva è comunque ben gestita dall’app Samsung Health, la stessa presente negli smartphone del produttore coreano, per rilevare in automatico sei differenti tipi di attività, dalla corsa al ciclismo allo sci da fondo.

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